Consigli per ottenere il massimo dalla tua sonda multiparametrica

L’utilizzo di uno strumento multiparametrico per l’analisi della qualità dell’acqua può essere una risorsa molto preziosa! Infatti una sonda multiparametrica ti consente di risparmiare moltissimo tempo, fornendoti accesso immediato a una vasta gamma di parametri per la qualità dell’acqua, come pH, conducibilità elettrica (EC), ossigeno disciolto, torbidità, temperatura e molti altri, tutto in un unico comodo strumento!

Definiamo in modo chiaro cosa intendiamo per “sonda multiparametrica”: si tratta di uno strumento dotato di un’unica grande sonda, a cui sono collegati vari sensori, che consentono di misurare diversi parametri. I sensori più comuni che potresti trovare su questa tipologia di strumentazione sono pH, ORP, ossigeno disciolto, EC e temperatura, per arrivare fino a torbidità e sensori iono-selettivi (ISE) per ammoniaca, cloruri e nitrati.

Leggi anche il nostro artico sull’analisi ambientali per scoprire quali parametri indispensabili sono da monitorare e quali strumenti utilizzare!

Multiparametrica HI98494 con sensore ottico per ossigeno disciolto e tecnologia Bluetooth

Ci vengono spesso poste domande su questi strumenti, ad esempio su come conservarli al meglio quando non vengono utilizzati o con quale frequenza calibrarli. In questo articolo vogliamo riassumere i consigli più importanti e le risposte ai quesiti più frequenti.

8 consigli per misure accurate

D.1 Per quali applicazioni è consigliato dotarsi di una sonda multiparametrica?

Questa tipologia di strumentazione è indispensabile per tutte quelle applicazioni in cui è fondamentale eseguire la misura in loco di molti parametri, per ottenere risultati realmente rappresentativi. Per molti parametri, infatti, i risultati possono variare a seguito del trasporto in laboratorio, a causa di una serie di fattori (temperatura, tempo, pressione, ecc). Ecco alcune delle applicazioni principali:

  • acque ambientali (fiumi, laghi, torrenti, ecc)
  • analisi nei pozzi piezometrici (consigliata la cella di flusso e una pompa sommersa)
  • acque reflue (pozzetti di ispezione)
  • acque potabili (in vari punti dell’impianto).

D.2 Di cosa ho bisogno per una manutenzione adeguata del mio strumento?

Prendersi cura di questi strumenti è molto semplice! Dobbiamo considerare le necessità di ciascun sensore, per mantenerlo sempre in condizioni ottimali.

Ecco alcune linee guida:

  • Sensori di pH/ORP – soluzione di conservazione, soluzioni di calibrazione e soluzione di pulizia
  • Sensori di Conducibilità – soluzione di calibrazione
  • Sensori di Ossigeno Disciolto (galvanici): membrane di ricambio, soluzione elettrolitica e soluzione a zero ossigeno per calibrazione a due punti
  • Sensori di Ossigeno Disciolto (ottici): smart-cap di ricambio (una volta all’anno), soluzione a zero ossigeno per calibrazione a 2 punti
  • Uso generale: kit di manutenzione con pennellino per la pulizia, o-ring di ricambio e grasso siliconico.

D.3 È necessario pulire i sensori?

Assolutamente sì, in questo modo possiamo allungare di molto la vita di ogni sensore e aumentiamo la loro precisione nel tempo.

  • Risciacquo: serve per evitare contaminazioni incrociate. Dopo aver eseguito una lettura, alcuni residui di campione possono rimanere sui sensori e, mischiandosi con il campione successivo, possono alterare le letture. Un risciacquo con acqua deionizzata è quindi consigliabile ogni volta che si passa da un campione all’altro, dopo l’utilizzo di soluzioni di calibrazione o pulizia e prima della conservazione.
  • Soluzioni per la pulizia: generalmente, i sensori di pH sono più sensibili all’accumulo di detriti che influiranno sulle loro prestazioni. Per questo HANNA ha sviluppato un’ampia gamma di soluzioni di pulizia specifiche per diverse applicazioni (oli, alghe, funghi, batteri). Queste soluzioni sono indispensabili per l’elettrodo pH, ma possono essere utilizzate anche con il sensore EC.

D.4 Quanto spesso devo calibrare?

Dovrai assicurarti di calibrare regolarmente i tuoi sensori di pH, conducibilità, torbidità e ISE. Quanto sei sul campo, potrai utilizzare la nostra soluzione Quick Calibration, che permette una calibrazione veloce ad un punto per pH, EC e DO in un’unica soluzione, molto pratica (funzione esclusiva di HANNA).

Soluzione di calibrazione Quick Cal

Quando sei in laboratorio, ti consigliamo però di calibrare ogni sensore su più punti, per aumentare l’accuratezza delle tue analisi.

pH

  • Il sensore di pH (normalmente pH e ORP insieme) probabilmente richiederà una calibrazione più frequentemente, poiché è il più sensibile e ha una durata più limitata nel tempo. È necessario calibrarlo quotidianamente se l’elettrodo pH viene utilizzato quotidianamente e/o se i campioni sono aggressivi. Nel caso di utilizzi sporadici, si consiglia di calibrare prima di ogni utilizzo. Si consiglia di calibrare almeno su 2 punti di pH (ad es. pH 7.01 e 4.01); per una maggiore precisione si può calibrare a 3 punti (pH 7.01, 4.01 e 10.01). Idealmente, il valore di pH che andrai a misurare dovrebbe essere racchiuso nel range pH delle soluzioni che hai utilizzato per la calibrazione.
Elettrodo pH/ORP

Conducibilità elettrica EC

  • Il sensore EC/TDS è quello che mantiene meglio la calibrazione, ma questo non significa che puoi dimenticarti di calibrarlo. Ricorda che la calibrazione serve a te per essere sicuro dei valori che leggi. Quindi, calibra anche il sensore EC con regolarità. Se utilizzi la sonda sporadicamente, ti consigliamo comunque di calibrare prima di ogni utilizzo. Per la conducibilità puoi tranquillamente calibrare su un singolo valore EC, possibilmente vicino all’intervallo di misura previsto.
Sonda conducibilità elettrica

DO/ossigeno disciolto

  • Il sensore DO galvanico, come il sensore pH, dovrebbe essere calibrato quotidianamente o appena prima di usarlo. Può essere calibrato su uno o due punti. Puoi scegliere di calibrare su un singolo punto, cioè al 100% di DO: questa operazione viene eseguita in aria, non richiede alcuna soluzione specifica. Per garantire una maggiore accuratezza, specialmente per le misurazioni di DO su bassa scala, si consiglia un secondo punto di calibrazione a DO 0%, utilizzando una soluzione a zero ossigeno, come HI7040L. Se, tra una misura e l’altra, abbiamo significative variazioni di temperatura, pressione o salinità, è consigliabile ricalibrare.
  • Il sensore DO ottico, invece, mantiene molto bene la calibrazione e può essere calibrato con frequenza molto minore.
1 Sensore DO galvanico – 2 Sensore DO ottico

Torbidità

  • Il sensore di torbidità non necessita di frequenti calibrazioni. La calibrazione è necessaria ogni volta che il sensore viene rimosso o sostituito. Per ottenere i migliori risultati, si consiglia di eseguire una calibrazione a tre punti a 0.0, 20.0 e 200.0 FNU.
Sensore per Torbidità

Una nota sulla soluzione QuickCal: questa soluzione di calibrazione veloce è in grado di calibrare il sensore pH su un singolo punto con un valore standard di 6,86 e il sensore di conducibilità su 5,00 mS/cm. Poiché ciò richiede l’esecuzione della calibrazione in un beaker di calibrazione, è anche molto facile, dopo aver svuotato il beaker, utilizzarlo come ambiente umido per calibrare il sensore di ossigeno disciolto al 100% di saturazione. Questo procedimento è molto conveniente, ma se la precisione è fondamentale, specialmente per le misurazioni del pH al di fuori dell’intervallo neutro, una calibrazione tradizionale a 3 punti (pH 4.01, 7.01 e 10.01) potrebbe risultare molto più idonea.

D.5 Come devo conservare il mio strumento quando non lo utilizzo?

Ciascuno dei tuoi sensori avrà requisiti di conservazione diversi e varierà a seconda di quanto tempo il misuratore rimarrà inutilizzato.

Conservazione regolare
(meno di 3 giorni)
Conservazione a lungo termine
(oltre 3 giorni)
pH/ORPConservare con il suo cappuccio, con all’interno la soluzione di conservazioneConservare con il suo cappuccio, con all’interno la soluzione di conservazione
EC/TDSRisciacquare e poi conservare a secco.Risciacquare e poi conservare a secco.
DO galvanicoRisciacquare e conservare all’asciutto (è possibile tenere la membrana).Rimuovere la membrana, asciugare la punta, lucidare il metallo e installare il cappuccio protettivo.
DO otticoRisciacquare e conservare all’asciuttoRisciacquare e conservare all’asciutto
TorbiditàRisciacquare e poi conservare a secco.Risciacquare e poi conservare a secco.
ISEConservare all’asciutto nel cappuccio protettivoConservare all’asciutto nel cappuccio protettivo.
TemperaturaRisciacquare e poi conservare a secco.Risciacquare e poi conservare a secco.

D.6 Costa molto mantenere una sonda multiparametrica?

No! Le uniche voci di costo annuale quando si utilizza un misuratore multiparametrico includono:

in caso di danni ai sensori o alla sonda, può essere sostituita la singola parte.

D.7 Come va effettuata la sostituzione dei sensori?

Per facilitare l’installazione, i sensori hanno tappi colorati e gli ingressi sono identificati con triangoli colorati, corrispondenti ai colori dei sensori:

  • pH/ORP o ISE – rosso
  • EC/Torbidità – blu
  • D.O. – bianco (verde in caso di sensore ottico)

Per una corretta installazione:

  • Lubrificare l’O-Ring dei sensori con il lubrificante incluso nel kit di manutenzione della sonda. NON UTILIZZARE con altri grassi/lubrificanti in quanto potrebbero danneggiare l’O-Ring.
  • Inserire il sensore nell’ingresso identificando il corretto codice colore, posizionare il connettore a 5 pin verso il centro della sonda, allineando la fessura in evidenza e spingere delicatamente. Assicurarsi che il connettore sia inserito correttamente (il sensore non si muoverà più liberamente) prima di serrare la ghiera di bloccaggio con la chiave a brugola.
  • Continuare a stringere la ghiera di bloccaggio con lo strumento fornito nel kit di manutenzione fino a quando il sensore è fissato saldamente al corpo della sonda.
  • Per proteggere i sensori, avvitare il cappuccio protettivo sul corpo della sonda.

All’accensione lo strumento dovrebbe riconoscere automaticamente i sensori installati e dovrebbe individuarli sulla schermata di stato della sonda (status). Se compare un messaggio di errore o uno dei sensori non è riconosciuto, ricollegare il sensore o la sonda e riprovare.

D.8 Quale manutenzione dovrei eseguire oltre a pulire, calibrare e conservare correttamente i miei sensori?

Ci sono solo poche altre cose da tenere a mente per ottenere i migliori risultati.

Sensore DO galvanico: cambia la membrana e l’elettrolita e lucida il sensore!

  • Sostituire la membrana ogni volta che:
    • a) sono trascorsi 2 mesi
    • b) non leggono “0.0” in una soluzione a zero ossigeno, o
    • c) quando le misurazioni sono instabili
  • Sostituisci l’elettrolita mensilmente, assicurandoti che non rimangano bolle d’aria intrappolate. Evitare di toccare la membrana per non danneggiarla.
  • Lucida il sensore ogni volta che cambi la membrana! Con il sensore rivolto verso il basso, svita completamente il tappo in senso antiorario. Se si rilevano depositi di calcare sul sensore, spazzolare delicatamente la superficie del sensore con la spazzola in dotazione, prestando attenzione a non danneggiare il corpo in plastica. Non utilizzare il pennello sulla membrana. Se i depositi non possono essere rimossi con la spazzolatura, utilizzare la spugnetta abrasiva in dotazione e cerca di ottenere la massima lucentezza possibile.

Torbidità – Almeno una volta all’anno: pulire, ispezionare e calibrare!

  • Rimuovere delicatamente qualsiasi materiale attaccato alla superficie del sensore di torbidità facendo attenzione a non graffiare le finestre ottiche. Utilizzare un panno morbido e un detersivo non abrasivo. Se sono presenti crepe o graffi sulle finestre ottiche, il sensore EC/torbidità deve essere sostituito.

ISE – Gli elettrodi iono-selettivi per misuratori multiparametrici forniscono misure affidabili, se utilizzati per analisi a campione (sconsigliato il monitoraggio continuo per lunghi periodi). Attenzione: utilizzare gli elettrodi ISE solo in acqua dolce

  • Per i sensori ISE cloruri (HI7609829-11), se l’estremità del sensore appare appannata, utilizzare la striscia lucidante per rimuovere la superficie ossidata.
    • Tagliare un pezzo della striscia.
    • Bagnare il lato smerigliato con acqua e appoggiarlo sulla parte danneggiata.
    • Appoggiare il pollice contro il supporto lucido e ruotalo lentamente avanti e indietro applicando una leggera pressione.
    • Se compaiono depositi scuri sulla superficie smerigliata, spostare leggermente la carta.
    • Continuare a lucidare finché non si è soddisfatti della superficie.
    • Sciacquare il sensore con acqua.
  • Dopo ogni serie di misurazioni, sciacquare la sonda con acqua di rubinetto. Se è necessaria una pulizia più accurata, pulire il sensore con la spazzola in dotazione o un detergente non abrasivo. Assicurarsi che i due fori cilindrici nel sensore siano privi di materiale estraneo.

Considerazioni generali

Quando la sonda e i sensori vengono smontati per la pulizia di routine, è importante ispezionare l’o-ring per verificare la presenza di intaccature, crepe e danni che potrebbero causare perdite. Offriamo un kit completo che include: elettrolita DO, membrane DO, spazzolino per lucidatura e o-ring di ricambio e grasso siliconico per i sensori.

Ci auguriamo che tutte queste informazioni possano aiutarti a ottenere il massimo dal tuo strumento! Come sempre, se hai dei dubbi, non esitare a contattare il nostro team di assistenza tecnica!

Iscriviti alla nostra newsletters

Se questo articolo ti è stato utile, condividilo