Analisi ambientali: quali sono i principali parametri e perché monitorarli in loco.

Analisi ambientali

Quando si parla di analisi ambientali, risulta immediato pensare subito all’acqua, cioè ad una delle risorse vitali per il nostro pianeta. In questo periodo di cambiamento climatico, con il moltiplicarsi delle situazioni di emergenza ambientale, è più che mai essenziale monitorare la qualità delle acque naturali e ambientali, in modo da poter rilevare eventuali variazioni e agire in modo preventivo. In questo articolo parleremo dei parametri indispensabili per la qualità delle acque, perché è consigliabile monitorali in loco e con che tipologia di strumento effettuare le misure.

Quali sono i parametri essenziali da monitorare nelle acque ambientali?

Esistono numerosi parametri nelle analisi ambientali che possono essere misurati per indicare la qualità dell’acqua. L’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) detta i criteri per il monitoraggio, distinguendo tra corsi d’acqua, laghi, acque sotterranee, acque marine, salmastre e corpi idrici artificiali.

Uno degli ambiti più significativi è costituito dai corsi d’acqua, per i quali possiamo trovare indicazioni nel DECRETO LEGISLATIVO 11 maggio 1999, n. 152, di cui riportiamo la Tabella 4 dell’Allegato 1:

PARAMETRI DI BASE:

Portata (m3/s) Ossigeno disciolto (mg/L)
pHBOD5 (O2 mg/L)
Solidi sospesi (mg/L) COD (O2 mg/L)
Temperatura (°C)Ortofosfato (P mg/L)
Conducibilità (µS/cm (20°C))Fosforo Totale (P mg/L)
Durezza (mg/L di CaCO3)Cloruri (Cl- mg/L)
Azoto totale (N mg/L)Solfati (SO4— mg/L)
Azoto ammoniacale (N mg/L)Escherichia coli (UFC/100 mL)
Azoto nitrico (N mg/L)

Tutti questi parametri sono importanti e per la loro determinazione sono disponibili linee guida per la misurazione, che riportano sia le tecniche analitiche, sia l’indicazione se sia consigliabile effettuare la misura in loco oppure in laboratorio. Inoltre, per ogni parametro sono disponibili dei valori di riferimento per la classificazione dello stato di salute del corso d’acqua.

In questo articolo ci concentreremo su alcuni parametri chimico/fisici essenziali, che è possibile (anzi: consigliabile) misurare direttamente nel sito di rilevazione. Valutando i valori di questi parametri si può avere, già da subito, una prima determinate indicazione sulla salute del corso d’acqua:

pH

Il pH è una misura dell’acidità dell’acqua, ricavata misurando la quantità di ioni idrogeno presenti nell’acqua. L’acqua pura (priva di ioni) ha un valore di 7 pH (valore neutro). Un’acqua che diventa troppo acida (pH inferiore a 7) o basica (pH superiore a 7), a causa di inquinanti naturali o artificiali, può avere un profondo impatto negativo sulla vita acquatica. Il pH è considerato normale in un corpo idrico se ha un valore compreso tra 6.0 e 8.0 pH.

Conducibilità Elettrica (EC)

La conducibilità elettrica (EC) è un altro parametro essenziale per valutare la qualità dell’acqua, poiché l’aumento della presenza di solidi disciolti totali (TDS), come espresso dalla EC, può essere un indicatore di inquinanti. Inoltre l’aumento dei solidi disciolti totali rende l’acqua più torbida, il che rallenta la velocità della fotosintesi. La conducibilità elettrica può variare notevolmente tra diversi corsi d’acqua. Valori ideali si attestano al di sotto dei 400 µS/cm, mentre il limite da non superare è 2500 µS/cm.

Ossigeno disciolto (DO)

La concentrazione di ossigeno disciolto (DO) nell’acqua è estremamente importante in natura. L’ossigeno disciolto è essenziale per la crescita e lo sviluppo della vita acquatica. Senza ossigeno, l’acqua può diventare tossica a causa del decadimento anaerobico della materia organica. I livelli di DO possono aiutare a indicare la salute di un corpo idrico. Se i livelli di DO sono normali o alti, l’acqua è un buon ambiente per far prosperare una varietà di vita acquatica. Se i livelli di DO sono bassi, possono indicare la presenza di inquinanti nell’acqua.

Temperatura

Nelle analisi ambientali dell’acqua, la temperatura può fornire un’indicazione delle condizioni di vita delle piante e degli animali acquatici. Inoltre è strettamente legata ai parametri precedentemente nominati e li influenza notevolmente.

L’inquinamento termico può essere causato dal deflusso di acqua riscaldata proveniente da affluenti industriali che alterano la temperatura complessiva del corpo idrico. Inoltre c’è un legame tra temperatura e torbidità dell’acqua: poiché la quantità di luce assorbita aumenta man mano che l’acqua diventa più scura, all’aumentare della torbidità solitamente aumenta anche la temperatura.

Le temperature accettabili variano anche a seconda del tipo di fiume o torrente monitorato. Se il torrente è alimentato da una sorgente di montagna, ad esempio, la temperatura naturale del torrente può essere abbastanza fresca (meno di 20°C). Un flusso considerato acqua calda avrà una temperatura media superiore a 20°C ma inferiore a 31°C.

Perché monitorare in loco questi parametri fondamentali?

Analisi ambientali - misure in loco

Questi parametri fondamentali nelle analisi ambientali sono strettamente legati tra loro.

La temperatura, più di tutte, influenza le letture di pH, conducibilità elettrica e ossigeno disciolto.
Il pH di un campione varia in funzione della temperatura. Se la temperatura aumenta, aumenta anche l’attività ionica in quanto varia la dissociazione degli ioni in soluzione. Anche la conducibilità elettrica è correlata alla temperatura. Con l’aumentare della temperatura aumentano di conseguenza i solidi disciolti totali, portando ad un valore più elevato della conducibilità.

Quindi è fondamentale analizzare il campione in loco per avere letture reali e affidabili. La conservazione del campione in contenitori non idonei possono alterare i valori da analizzare.

Anche per l’ossigeno disciolto è fondamentale la misurazione in loco. I valori di quest’ultimo variano al mutare sia della temperatura, sia della pressione atmosferica. Di conseguenza un campione prelevato in alta montagna, non restituirà i valore reali, se misurato a valle. L’ossigeno disciolto inoltre è influenzato anche dalla corrente del corpo idrico. Le misurazioni vanno effettuate nel filo principale della corrente, evitando punti morti, zone di turbolenza e aree con ammassi di alghe.

In linea generale, va evitata l’esecuzione del prelievo da riva, in quanto nella maggior parte dei casi non si ottiene un campione rappresentativo a causa di assenza di corrente e valori di temperatura alterati dal basso livello d’acqua presente

Ricapitolando, è preferibile effettuare analisi in loco per i seguenti motivi:

  • Ottenere risultati più rappresentativi, in quanto i valori non variano a causa della conservazione e del trasporto
  • Il metodo di conservazione del campione varia a seconda del parametro da analizzare.
  • Per il campionamento I contenitori per il trasporto del campione devono essere idonei per ogni tipologia di parametro chimico e fisico
  • I tempi di conservazione sono generalmente stretti.

Come misurare in loco questi parametri

Analisi ambientali - multiparametriche

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